Ebbene siamo giunti alla conclusione di questo viaggio che ci ha portato alla scoperta di questi strumenti scientifici, volti a misurare il territorio, per cercare di comprendere appieno le sue caratteristiche e le sue infinite particolarità.
Il Peractor è un tipo particolare di teodolite (STEP#01) che nasce nel XVII secolo per merito di Aaron Rathborne, suo inventore(STEP#09) ed esperto agrimensore che lo descrive ampiamente nei suoi libri(STEP#10), e di Elias Allen, prestigioso costruttore, anche presso coorte, che invece si occupò della costruzione dello strumento(STEP#11).
Dall'immagine dello strumento (STEP#02) possiamo capire la sua enorme complessità, studiata approfonditamente tramite la sua anatomia(STEP#16) e tramite il suo glossario(STEP#03), sia per quanto riguarda i vari meccanismi di funzionamento (STEP#5, STEP#22), sia per quanto riguarda i materiali e gli oggetti usati come alidade, pinnule, una bussola e supporti in ottone (STEP#08). Appunto questo materiale, l'ottone, veniva spesso utilizzato per costruire vari strumenti, per la sua enorme duttilità e facilità alle lavorazioni meccaniche(STEP#26).
Il peractor viene anche analizzato tramite un'albero tassonomico(STEP#14) e una mappa concettuale, una sorta di collegamenti intrinsechi fra applicazioni e scienze(STEP#27), che ci permette di capire come questo strumento per primo permise l'evoluzione di scienze come la topografia(STEP#04) e la cartografia(STEP-CURIOSITA', LE CARTE GEOGRAFICHE), discipline basate su numeri, fondamentali per un topografo nel lavoro sul campo(STEP#15). Lavorazioni sul campo che hanno portato George Washington a meritarsi, tramite lo studio topografico di territorio durante la guerra dell'Ohio, una notorietà che l'ha poi portato ad essere eletto primo presedente statunitense (STEP-CURIOSITA')
La nascita di strumenti come il peractor, porta inevitabilmente all'introduzione di brevetti(STEP#17), utili alla scoperta continua di strumenti e al miglioramento di tecniche, ma che implicano necessariamente delle norme (STEP#23) che ne regolino l'uso e la sicurezza sul campo.
Queste scienze riguardanti la misura del territorio e di rilievi nacquero da un bisogno dell'uomo di riprodurre ciò che conosciamo su carta, a partire da posizioni geografiche fino ad arrivare a edifici e rilievi montuosi, tramite un viaggio ricco di misteri e di storie, che portano inevitabilmente alla formazioni di miti(STEP#07).
Dalla sua nascita la topografia ha sempre più affascinato lo spirito dell'uomo, che ha così inserito questa scienza nella vita quotidiana: dapprima tramite l'utilizzo di francobolli(STEP#18), oggetto piccolissimi ma di inestimabile valore storico dove ognuno racconta una storia propria, poi tramite l'utilizzo di fumetti, breve storie, spesso scherzose, ma di facile comprensione e apprendimento (STEP#21). Questi oggetti di stampa hanno lo scopo preciso di tramandare, nella storia, un racconto o un pensiero particolare, così come avviene, da più di cinquemila anni grazie ai Sumeri, tramite l'uso della parola nella storia(STEP#24).
Mano a mano, l'evoluzione della stampa ha portato anche altre forme di condivisione di notizie e di racconti, arrivando fino ad annunci pubblicitari completi, dove si vendevano e si descrivevano le caratteristiche di alcuni teodoliti in attesa di nuovi acquirenti(STEP#13). La topografia ha anche trovato applicazioni nell'industria cinematografica, grazie ai capolavori di Indiana Jones, e in particolare nel film "Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta" troviamo il nostro esploratore intendo all'utilizzo di un teodolite(STEP#12).
Lo scopo delle scienze, e in generale di ogni disciplina, è quello di far apprendere concetti nuovi, nuovi termini e etimologie mai viste prima, allargando l'orizzonte culturale personale(STEP#19). Questi nuovi concetti suscitano nuove invenzione e di conseguenza, in un epoca fortemente globalizzata come questa, la creazioni di industrie produttrici di teodoliti(STEP#20), come la Zeiss Carl S.P.A., ispirata appunto dal primo costruttore del teodolite ottico. Marchi, e loghi(STEP#06) che hanno lo scopo di rappresentare tramite una semplice ma impattante immagine lo spettatore, che capirà immediatamente il nesso implicito tra questo e le funzionalità o caratteristiche del peractor.
Attraverso una costante e continua ricerca, siamo arrivati alla fine di questo percorso, dove abbiamo approfondito gli svariati ambiti che caratterizzano questo strumento o "cosa", tramite uno studio non banale volto ad apprendere una conoscenza sociale e cultura completa. "Dulcis in fundo" ho voluto lasciare un ricordo di me, e di come le cose abbiano un significato nel passato, nel presente e nel futuro, insomma in ogni istante della nostra vita quotidiana(STEP #25).
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